Il marmo nell’architettura
Il marmo nell’architettura. Sfatiamo innanzitutto un mito, ovvero: c’è chi è convinto che il marmo sia un materiale complesso da utilizzare e per certi versi inaccessibile.
Si sbagliano, e di molto. Gli architetti, in particolare modo, utilizzano sempre di più il marmo nel design per interni e per esterni.
Oltre il 50% delle persone, intervistate in un sondaggio di una certa rilevanza, associa il marmo a grandi opere architettoniche e alle celebri sculture del passato.
È purtroppo ancora troppo diffusa l’idea che questo meraviglioso materiale sia sostanzialmente usato per le grandi opere architettoniche, in particolare, quelle commissionate da Enti di una certa importanza sia Nazionali sia di grandi aziende del Privato.
E ancora: in un momento di grande precarietà economica, anche se l’interesse del consumatore per il design degli interni ed esterni, cresce sempre di più, sono ancora pochi quelli che sceglierebbero il marmo come una soluzione elettiva, di gran pregio e bellezza senza pari.
Il marmo nell’architettura. Si rifugiano, a nostro avviso erroneamente in materiali “più facili” per impiego e mantenimento.
A nostro avviso, dovremmo utilizzarlo e valorizzarlo in modo molto più consistente.
Il marmo nell’architettura. È davvero così difficile l’utilizzo del marmo?
Il marmo nell’architettura. A difesa del pregio e delle infinite opportunità di utilizzo, si schierano gli architetti e i designer, conoscendone le doti straordinarie e quindi scegliendolo con una certa frequenza.
Essi sostengono che l’impiego di questo meraviglioso materiale, può in qualche modo risultare ad un primo impatto una scelta, se non propriamente atipica, particolare. Ma questa pietra, che ha alle sue spalle migliaia di anni, rappresenta la vita di ogni giorno.
Basta passeggiare per una città come Roma, ricca di Storia per vederne l’uso massiccio che nell’antichità se ne faceva.
E se sono ancora lì intatti… il merito è di questo meraviglioso materiale.



